Modou Gueye, lavorò per un anno, faticò come un mulo, visse a pane ed acqua. Sette giorni su sette. Raccolse la cifra per quel biglietto che costava più di una crociera di lusso. Poi rimase in attesa per mesi. Quando più nessuno ci credeva, la carretta prese il largo. Per tanto tempo i suoi ricordi si interrompevano qui. Per anni aveva tentato di ricordare. Finché un giorno si trovava in una città di mare, e passeggiando sul molo trovò in acqua una bottiglietta. Quasi istintivamente la recuperò e immediatamente iniziò a ricordare il viaggio…
Lo spettacolo parla di una migrazione, di un viaggio verso l’Italia, episodio concreto, ma anche simbolo di tutti i popoli che partono verso un futuro sconosciuto, ma che sperano sia meglio del presente.
Attraverso un monologo toccante e allo stesso tempo leggero e senza retorica si affrontano i temi dei flussi migratori, dell’incontro fra popoli e dell’arrivo in una nuova terra.
Di e con Modou Gueye
Voce e percussioni Aliou N’Diaye Xalam
testo di Martino Lo Cascio