Cos'è
Agli occhi di chi proviene dall'Iran e dal Medio Oriente in cerca di asilo, e attraverso la Turchia risale verso nord al di là dell'Adriatico, il punto di arrivo della Slovenia è quello che prelude all'ingresso in Italia e alla vista di Trieste, "bella di notte" con le luci sul porto. Una volta arrivati, però, i profughi si scontrano con politiche di accoglienza in costante cambiamento, tra equilibri europei, "riammissioni informali" e illegali, e una polizia che "fa il suo lavoro".
Con i flussi migratori che hanno definito la nostra epoca, le immagini dominanti a segnare la coscienza collettiva sono quelle degli sbarchi nel sud del paese. Ma le dinamiche globali dei popoli in movimento e dei profughi in cerca di asilo cercano strade ovunque si possano trovare: il merito del collettivo Zalab e del documentario Trieste è bella di notte è di dare luce all'altra faccia del medesimo fenomeno, con volti e racconti diversi a reclamare consapevolezza.
Ci pensa un trio di registi, tra cui spicca quell'Andrea Segre che è ormai uno dei documentaristi più importanti del panorama italiano.