Cos'è
Il 6 settembre 1944 durante un rastrellamento di forze nazifasciste sull'Altopiano di Asiago veniva ucciso il duevillese Rinaldo Arnaldi.
Nel dopoguerra venne insignito della massima onorificenza militare con questa motivazione "Per indomita volontà di fiero italiano, subito dopo l’8 settembre 1943 raccolse intorno a sé tra i monti della terra nativa, i giovani anelanti di redimere la Patria oppressa. Organizzatore instancabile e trascinatore entusiasta, fu l’anima ardente della sua brigata e seppe guidare i suoi uomini in aspri cimenti, rifulgendo per insigne coraggio e per sprezzo del pericolo. Molti perseguitati politici e militari alleati evasi dalla prigionia e braccati dal nemico devono la propria salvezza al suo altruismo ed alla sua abnegazione. Sugli spalti di Granezza, titano insuperabile, sosteneva per lunghe ore aspro combattimento e lanciava i suoi partigiani in temerari assalti. Colpito al cuore si accasciava sull’arma arroventata, leggendario eroe, uno contro mille, non vinto che dalla morte e dalla gloria. Zona Vicentina, 8 settembre 1943 - Bosco Nero di Granezza, 6 settembre 1944"
Dopo l'armistizio assieme alla sorella Mary Arnaldi aveva aiutato a fuggire alle persecuzioni razziali alcune famiglie ebree accompagnandole in Svizze.
Questo spettacolo ripercorre le ragioni della sua scelta di campo maturata nel contesto famigliare in cui era cresciuto.
Adattamento testi e regia Barbara Olieri.